Questa sezione del sito elenca tutte le conferenze (esclusivamente in presenza, no online) organizzate o tenute dall'Associazione Culturale Orchestès negli anni tra il 2008 e il 2021
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SALA DEI NOTARI,
PALAZZO DEI PRIORI
CON IL
PATROCINIO DEL COMUNE DI PERUGIA
LA DANZA DELLE
DIECI DEE "DASA MAHAVIDYA"
presentazione-spettacolo
di danza classica dell'India in stile Odissi a cura di Marialuisa Sales
nell'ambito di
X CONVEGNO
INTERNAZIONALE DI ASTROLOGIA
domenica 30
giugno 2018
ore 9-20
Nella mitologia
hindu le Dieci Dee della Grande Sapienza (Daśa Mahāvidyā) rappresentano un
percorso realizzativo dell’essere con implicazioni macrocosmiche, rituali e
metafisiche. La dimostrazione-spettacolo, dopo una breve introduzione
divulgativa sull’iconografia e sulle connessioni astrologiche delle dieci dee,
ne ripropone il rito danzato nella forma frontale per un solo danzatore, su
musica originale della Guru Vijayalakshmi Das di Puri (repertorio di Deb Prasad
Das), composta su un inno alle Dieci Dee del Tempio di Jagannath Puri.
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LA DANZA DELLE
DIECI DEE "DASA MAHAVIDYA"
presentazione-spettacolo
a cura di Marialuisa Sales
nell'ambito di
CONVEGNO: ARTE,
MUSICA, DANZA E TRADIZIONE
con Pierluigi
Gallo, Antonello Colimberti, Claudio Lanzi, Assunta Fanuli, Marialuisa Sales
sabato 12 maggio
2018
ore 16-20
La sapienza ha
come suo strumento l’armonia che realizza nel mondo la sostanziale unità del
creato nelle sue creature e con il suo Creatore. Il ritmo, sia esso suono,
parola o gesto, è l’elemento che accomuna ogni manifestazione in sé
perfettamente realizzata; attraverso il ritmo l’essere umano ritrova la Parola
primordiale e il Suono creatore da cui tutto ha avuto origine.
In tale
contesto, la geometria, che sia tecnica per la misurazione della terra o, come
nella danza, studio della gestualità del corpo umano nello spazio, non è
semplice disciplina scientifica ma corrispondenza con gli archetipi celesti di
cui è immagine ed omologia. E così il suono dello strumento musicale trova il
suo principio nel suono celeste degli astri che si muovono in alto e nelle
gerarchie angeliche che si manifestano in gradi discendenti ed ascendenti
attraverso di essi.
Le arti visive
dell’uomo, intese nel loro significato originario di “ciò che segue l’ordine”
dalla radice indoeuropea *rta, sono figura terrena delle immagini archetipiche
e attraverso i loro armonici rapporti, che siano espressi nell’architettura,
nella scultura o nella pittura, nel canto o nella danza, consentono di risalire
per gradi all’Ordine iniziale. Nella danza troviamo l’unione tra ordine e
gestualità, l’ordine espresso con il gesto che va al di là della mera bellezza
percepita da chi guarda e ritualizza il primo Movimento da cui tutto ha avuto
inizio. Durante tale
convegno ci saranno due interventi didattici di danza, rivolti rispettivamente
alla sacra geometria della danza indiana e a quella occidentale, storica e di
corte.
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PALAZZO PRIMAVERA DI TERNI
In occasione della Giornata Internazionale della Danza dell’UNESCO
Con il Patrocinio di:
Comune di Terni
Camera di Commercio di Terni
nell’ambito di
“International Dance Day”
29 aprile – 10 maggio 2015
“LA DANZA DELLE DIECI DÈE (Daśa Mahāvidyā)”
Presentazione-Spettacolo a cura di
Giulia Castello
Marialuisa Sales
Giovedì 30 aprile, ore 10.30
‘Le Dieci Mahāvidyā:
espressioni segrete della Śaktī’
Presentazione a cura di Giulia Castello - dott.ssa in Lingue e Culture dell’Asia, esperta di cultura di tradizione orale dell’area himalayana, co-fondatore e vice-presidente di Vidyā - Arti e Culture dell'Asia.
"La Danza delle Dieci Dèe
(Daśa Mahāvidyā)”
Spettacolo a cura di Marialuisa Sales
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DOMUS ROMANE DEL CELIO, ROMA
“EX ORIENTE LUX”
26 maggio 2013, ore 19
CONFERENZA
Serena Autiero - Vidya Arti e Culture dell'Asia
DANZA CLASSICA INDIANA
Marialuisa Sales, Marzia Colitti
Nel prestigioso sito delle Domus Romane del Celio Le Associazioni Culturali Vidya – Arti e culture dell'Asia e Orchestès Danza, in collaborazione con Spazio Libero, hanno presentato una visita guidata specialistica al sito, seguita dalla conferenza della dott.ssa Serena Autiero sul millenario legame tra la Città Eterna e l'India. A conclusione del percorso, Marialuisa Sales e Marzia Colitti hanno proposto uno spettacolo di Danza Classica dell'India stile Bharatanatyam e Kuchipudi sui temi relativi alle divinità femminili e ai culti vedici, connettendosi idealmente alle divinità rappresentate negli affreschi della suggestiva cornice delle Domus.
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MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO "LUIGI PIGORINI", ROMA
"SHAKTI MARGA"
13 ottobre 2012, ore 16
Conferenza a cuara di
Serena Autiero
Associazione Culturale Vidya Arti e Culture dell'Asia
Interventi di Danza Classica Indiana a cura di
Marialuisa Sales e Marzia Colitti
Lakshmi, Sarasvati, Uma, Parvati, Durga, Kali, Annapurna tanti nomi diversi per altrettante espressioni della Devi, manifestazioni di una femminilità dalle tante forme. In India la Devi gode di un vastissimo culto, diffuso trasversalmente nella società da Nord a Sud. La donna, la Dea è nella religiosità indiana Shakti, l’energia primordiale e la potenza divina. La Shakti rappresenta la forza dinamica che pervade l’intero universo, è la personificazione del potere creativo femminile e del continuo cambiamento dinamico del cosmo, sia quando è adorata come Essere Supremo, sia quando è Parvati o Lakshmi,paredra di Shiva o Vishnu. La Shakti è la sorgente di tutto, l'origine del mondo fenomenico, ma anche del piano cosciente e della sua creazione. Senza la Shakti gli dei sono morti, inattivi, sconosciuti, inesistenti, non operanti. Quest’importanza della Devi nel culto indiano si riflette nell’arte, non solo come iconografia della Devi stessa, ma anche nel trattamento della figura femminile in generale, che popola con tutta la grazia e la voluttà del corpo il microcosmo scultoreo dei templi indiani. È attraverso l’analisi di alcuni esempi di rappresentazioni della donna e della dea nell’arte indiana che si realizzerà un viaggio nelle tante espressioni femminili del sacro. Un’attenzione particolare sarà dedicata ai culti femminili nei templi dell’India del sud in cui la gestualità delle sculture era vivificata nel dono della propria arte da parte delle danzatrici.La potenza di questa tradizione rivive nello spazio del Museo "Luigi Pigorini" con una ricca dimostrazione di danza classica dei templi dell'India del sud, negli stili Kuchipudi e Bharata Natyam, sul tema dei culti femminili. Lo spettacolo presenta danze dedicate alle principali espressioni femminili del sacro – preceduti dai brani tradizionali dedicati al dio Ganesh – e si conclude con l’estratto dall’atto I, scena II, dell’opera classica telugu Bhamakalapam, gioiello tra le composizioni di Siddhendra Yogi (XIV sec. ca.).
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BIBLIOTECA INDOLOGICA BHAKTIVEDANTA
“RAS-LILA”
CONFERENZA-SPETTACOLO
DI DANZA CLASSICA
DELL’INDIA DEL SUD
DEDICATA AL CULTO
DI KRISNA
Roma, 23 marzo 2013 ore 21
CONFERENZA
Dott.ssa Serena Autiero
Sapienza Università di Roma; Presidente di
Vidyā - Arti e Culture dell'Asia
DANZA
Danza Classica Indiana stile Kuchipudi: Marzia Colitti
Danza Classica Indiana stile Bharatanatyam: Marialuisa Sales
Dopo aver brevemente delineato l'origine del culto e l'agiografia krishnaita basandosi sui testi sacri che ne parlano (fra i principali troviamo la Bhagavad Gita, lo Harivamsa, il Vishnu Purana e il Bhagavata Purana), saranno proposte una serie di immagini di varia natura (scultura, miniatura, bronzistica) appositamente scelte per esemplificare i temi trattati e ricollegarli alla performance coreutica seguente, in una scoperta interattiva del mito di Krishna. In un viaggio nello spazio e nel tempo vedremo come esso ha radici remote – da taluni ricondotte addirittura alla mitologia protostorica della Civiltà Vallinda – e come abbia conquistato in epoca medievale ampio spazio in relazione al fenomeno della bhakti (devozione personale) e al suo inserimento nell'ambito della religione vaishnava secondo la teoria degli avatara. In seno alla corrente bhakta il culto di Krishna ha ricevuto ampio spazio poichè questa divinità – di cui sono narrate le gesta dalla fanciullezza spensierata all'eroica vita adulta – si presenta con caratteristiche molto umane che fanno sì che il fedele si senta vicino alla divinità stessa e sia in grado di percepirne la presenza nella propria vita e nel mondo reale. Nel suo viaggio geografico invece vedremo come nel percorso dal nord al sud dell'India il mito si sia arricchito di nuovi spunti ed episodi, convogliando al suo interno anche numerosi culti locali dalle caratteristiche simili.
“RAS-LILA” PERFORMANCE DI DANZA CLASSICA E VOCE
Danze liturgiche dell’India del sud appartenenti alla tradizione Vaisnava. Dopo la tradizionale invocazione a Ganesh (Ganesha Atharva Shirsa) seguono brani dedicati alle storie di Krisna e ai Dasavatar in stile Kuchipudi, Bharatanatyam e Dasi Attam. Lo spettacolo si conclude con l’estratto dall’atto I, scena II, dell’opera classica telugu Bhamakalapam, gioiello tra le composizioni di Siddhendra Yogi (XIV sec. ca.).
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ASSOCIAZIONE CULTURALE SIMMETRIA
“INNAMORATI D'AMORE”
Estetica ed estasi nel concerto classico persiano
Conferenza con proiezione di immagini e video a cura della prof.ssa Marialuisa Sales
Roma, 24 marzo ore 18
Una delle caratteristiche più significative della tradizione musicale classica persiana è l’enfasi posta sulla relazione tra l’esecutore e il suo pubblico. Analogamente al quanto avviene nel mondo indiano – ove il concetto di rasa (“gusto” , “sapore”) assume un ruolo centrale nella produzione artistica – l’estetica musicale persiana è incentrata sul concetto di hâl (“stato”, “condizione”) come veicolo per il ricongiungimento o riunione con l’Amato. La conferenza analizza un particolare contesto esecutivo chiamato bazm (“concerto domestico”) e la complessa relazione musicista-pubblico articolata attraverso lo hâl. Verranno presi in esame gli strumenti musicali classici secondo la loro corrispondenza con i quattro elementi derivanti dal pensiero greco ed analizzato un particolare intervento di danza femminile riservato alla sezione finale dell’esecuzione del concerto. L’esposizione è corredata da una rara videoproiezione di una ricostruzione di bazm e da immagini di musicisti e danzatrici di epoca Qajar.
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BIBLIOTECA COMUNALE DI TERNI
"La Perla e La Rosa"
La Danza Classica Persiana e l'iconografia di epoca Qajar
Patrocinio del Comune di Terni
19 novembre 2011, ore 12
a cura della prof.ssa
Marialuisa Sales
Nota anche come Miniature Dance, la Danza Classica Persiana elabora temi poetici associando gli stati interpretativi al complesso sistema duodecimale dei modi musicali (dastgah). I motivi tradizionali dell’Amore d’Unione e di Separazione vengono sviluppati mediante geometrie circolari e rigorose, una mimica aggraziata e riferimenti all’arte della miniatura e della calligrafia. La conferenza-spettacolo ne analizza gli sviluppi iconografici dagli affreschi del palazzo di Chehel Soutun di Isfahan fino alla vasta produzione pittorica ed artigianale dell’epoca Qajar.
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BIBLIOTECA INDOLOGICA BHAKTIVEDANTA
"Benares: il Cosmogramma Sacro"
novembre 2010
Interventi di danza a cura di Marialuisa Sales e Grazia Gentili
Introduzione a cura del dott. Massimo Palazzi
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA
FACOLTA’ DI LINGUE
"DANZA DI CORTE DELL’IRAN"
12 giugno 2010, ore 16 - 21
Marialuisa Sales
Relazione e intervento di danza nell'ambito del Convegno
"Occidente ed Oriente: cultura, usi e costumi, società a confronto" Marialuisa Sales
Università di Catania, Facoltà di Lingue e letterature Straniere
Monastero dei Benedettini, Piazza Dante
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KASHI KRIYA YOGA CENTRE - PERUGIA
"IL TEMPIO DELL'UOMO"
Conferenza spettacolo sulle geometrie sacre nella danza classica dell'India Bharata Natyam
a cura di Marialuisa Sales
Perugia, dicembre 2009
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TEATRO DERBY - MILANO
"La Danza Classica Persiana e l'iconografia della danza di epoca Qajar"
conferenza-spettacolo presso il Teatro Derby di Milano,
nell'ambito di "Oriente ed Occidente tra Antico e Moderno",
a cura del Circolo Zagharid, Milano, maggio 2008
COMUNE DI BRISIGHELLA
“Hortus Persicus”
spettacolo-conferenza sul simbolismo floreale e vegetale dell’area iranica.
Brisighella Medievale, Comune di Brisighella, RA, luglio 2007
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LIBRERIA SANGRAAL DI ANAGNI
“Danza Araba Medievale e danza interpretativa della poesia araba”
presentazione, Libreria Sangraal, Anagni, maggio 2007
LIBRERIA ORIENTALE NIMA DI ROMA
“Le Mille e una Notte”
intervento danzato di brani classici del repertorio di M. Mahdavi
nell’ambito della presentazione “le Mille e una Notte”,
a cura di R. Denaro e M. Casari,
Libreria Orientale “Nima”, Roma, aprile 2007
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CAPPELLA ORSINI DI ROMA
“Occhi di Narciso"
conferenza-dimostrazione di Danza Classica Persiana basata sul simbolismo floreale
e vegetale proprio alla tradizione letteraria e poetica dell’area iranica
Rassegna “Florilegium”,
centro culturale Cappella Orsini, Roma, marzo 2007
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LIBRERIA ORIENTALE NIMA
“Danza Araba Medievale
e Danza Interpretativa
della poesia araba”
presentazione, Libreria Orientale “Nima” - Roma, dicembre 2006
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA"
“Gulistan - danza araba medievale e persiana"
Università degli Studi di Roma La Sapienza, per Notti romane alla Sapienza, luglio 2006
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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TRE
“La Danza Classica Persiana: Raqs-e-Bazak di epoca Qajar”
Università Degli Studi
di Roma Tre
Facoltà di Lettere e Filosofia, giugno 2006
CAPPELLA ORSINI DI ROMA
“Il Giardino degli Amanti”
due conferenze-dimostrazione di Danza Araba Medievale,
Cappella Orsini, Roma
aprile-maggio 2006
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COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA MARIA DEL RIFUGIO
"Dalla Mesopotamia a Damasco”
Conferenza spettacolo a cura di Marialuisa Sales
Massimo Palazzi
Complesso monumentale
di S. Maria del Rifugio
Cava de' Tirreni, SA, aprile 2006
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TRE
“L’almea e la ghaziya: aspetti storici e simbolici nella danza mediorientale”
nell’ambito della Conferenza “Islam e Occidente: un dialogo impossibile?”
Università Degli Studi di Roma Tre, Facoltà Lettere e Filosofia, maggio 2006
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CAPPELLA ORSINI DI ROMA
“L’Uno, il Tutto, l’impermanenza”
Conferenza spettacolo a cura di
Marialuisa Sales
Massimo Palazzi
Cappella Orsini, Roma
marzo 2006
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA TRE
“Danza Araba Medievale: un’ipotesi di ricostruzione”
Università degli Studi
di Roma Tre
Facoltà Lettere e Filosofia