SPETTACOLO AL LAGO DI NEMI
TEATRO DI PAGLIA
VENERDì 14 LUGLIO 2017, ORE 20.00
La Compagnia Teatrale
"Potevano Essere Rose"
presenta:
"IL BAGNO DI DIANA"
da Nonno di Panopoli, Euripide
con
Camilla Corsi e Alessandro Lori
e con Cristina Majnero e Roberto Stanco
del gruppo musicale LUDI SCAENICI
e le danze di Marialuisa Sales
Oggetti di scena e maschere di Tiziano Fario
Scultura di Diana
del Maestro Luciano Mastrolorenzi
del Maestro Luciano Mastrolorenzi
Regia di Matteo Lolli
In una valle sacra a Diana, nel più folto del bosco, c’era una grotta. Dentro luccicava una fonte d’acqua trasparente, in cui la Dèa delle selve, quando era stanca di cacciare, s’immergeva. Appena Atteone, cacciatore a lei devoto, entrò nella grotta le Ninfe spaventate si misero a urlare. La Dèa prese l’acqua della fonte e ne inondò la faccia dell’uomo. Subito a lui spuntarono lunghe corna e presto si mutò in cervo. I suoi stessi cani da caccia lo avvistarono e lo straziarono fino a togliergli la vita.
Certi luoghi hanno un “soffio divino” e questo li distingue da tutti gli altri. Nel corso dei secoli le costruzioni vengono incendiate, abbattute, devastate. Ma il “soffio divino” di quei luoghi rimane. Il mondo non è mai disabitato, non è mai una tabula rasa su cui disporre abitanti con sovrano arbitrio. Tutti siamo ospiti di qualcuno, innanzitutto. Ignorarlo può essere soltanto rovinoso. La Dèa non è mai sparita dal lago di Nemi e dalle selve intorno che gli antichi dicevano abitate dal genius loci. Siamo noi che abbiamo perso la facoltà di ascoltare e venerare colei che può orientarci al Bene, al Bello e al Giusto. All'inizio vediamo Atteone punito per la sua empietà, segno inequivocabile dei tempi bui in cui viviamo; successivamente si ricorda Ifigenìa, salvata dall'essere sacrificata grazie alla provvidenza della Dèa Artemide, segno certo che non tutto è perduto, dove risplende la Virtù eroica.